Ex Stazione di Servizio AGIP

A valle di sollecitazioni provenienti sia da cittadini matelicesi, in primis il dott. arch. Gianluca Pecchia, che dalla Fondazione Enrico Mattei Matelica, promotori nella richiesta del recupero dell’ex Stazione di Servizio AGIP sito in Matelica all’incrocio tra la Strada Statale Muccese 256 e la direttrice per Esanatoglia, l’Amministrazione comunale ha deliberato e poi agito in tal senso, consegnando alla Città, nel 2023, lo stabile ristrutturato.

Si vuole però dare il giusto significato alle parole ‘recupero di uno stabile’.

L’ex Stazione di Servizio non è uno stabile qualsiasi, ma un progetto che racchiude in se la storia del miracolo economico italiano e la distribuzione di carburante che ha fatto muovere uomini e merci nell’Italia degli anni 50 e 60.

Le Stazioni di Servizio AGIP sono state progettate ad inizio degli anni 50, per volere del Presidente ENI Ing. Enrico Mattei, commissionate all’architetto Mario Bacciocchi e costruite in un lasso temporale relativamente breve, tra il 1953 ed il 1962. L’architetto di Fiorenzuola D’Arda le progettò con una linea gradevole e futuristica, che caratterizzò in modo unico l’iconico marchio AGIP.

I moduli progettuali furono tredici e si differenziavano solo per la grandezza e l’arredamento, tutte caratterizzate dalla medesima copertura che nella parte anteriore aggetta maggiormente rispetto a quella posteriore e si conclude con una curvatura verso il basso, tale da trasmettere efficacemente l’idea di dinamicità e leggerezza. Parliamo della famosa ‘pensilina’ (chiamata ‘la Baciocca’ dal nome del progettista stesso), sporgente, di varie dimensioni, secondo la grandezza delle stazioni di servizio, e l’allestimento di un chiosco anch’esso di diverse misure, che contraddistingue e dà ai distributori AGIP il loro particolare ed elegante design.

A seconda del progetto di volta in volta adottato questo fabbricato ospitava lo spazio vendita, il bar, la tavola calda e le officine per il lavaggio ed il cambio olio delle auto, adattando le proprie dimensioni all’impiego e aumentando soltanto lo sviluppo orizzontale, senza cambiare aspetto.

Il ‘Gatto Selvatico’, periodico aziendale ENI, affermava: ’Le stazioni di servizio AGIP, con le loro linee architettoniche inconfondibili sono ormai parte integrante del paesaggio italiano.’

La presenza delle stazioni AGIP non si limitò peraltro al solo territorio italiano ma furono esportate anche in Africa e Medio Oriente.

 

La Stazione di Servizio AGIP Matelica ha però un valore diverso essendo tra le prime costruite in Italia e per volere diretto dello stesso Presidente. Si ricorda che a parte l’asse Roma-Milano, la seconda ‘patria’ matteiana era Matelica, dove risiedeva la madre ed il fratello Italo con la sua famiglia.

Ed è proprio per questo fattore che la Fondazione Enrico Mattei Matelica continua a perorare la causa che l’’edificio recuperato’ vada dedicato ad Enrico Mattei come ‘Stazione Enrico Mattei’ e riportato con le insegne iconiche AGIP e CORTEMAGGIORE del 1953 e con le pompe di benzina WAYNE 100-B.

 

Fototeca Matelica

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62024 Matelica (MC)

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Foto: Archivio Storico ENI

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